martedì 30 agosto 2011

Con Alice

Penso che la vita a due non sia un “qualcosa" che vada bene solo perché due persone si amano, è un processo molto più complesso, un continuo impiego di energie che in più occasioni mi sono chiesto se sia lecito investire. Tutto va bene finché è tutto tranquillo, il primo sbaglio da parte di uno dei due e comincia la salita su di una pista oliata. Gli errori innescano meccanismi di compensazione che portano ad inevitabili ed impettiti permessi e licenze d’uccidere (l’amore). La rabbia porta nebbia. Quando passata la prima fase d’innamoramento e di grande coinvolgimento, subentra la routine e le energie vengono più spesso indirizzate al di fuori del rapporto. Permettere alla rabbia di offuscare i ricordi e il cominciare a vedere il proprio amato/a come un ostacolo al proprio essere, è l’inizio della fine. Su come far andare bene le cose, sui problemi che le persone possono avere insieme e sui dubbi che ciascuno si porta dentro, non c'è giorno che non sia pubblicato un articolo, non se ne parli in tv o alla radio. Troppa sicurezza, poca voglia di far fatica. La presunzione di farcela da soli è solo uno degli errori in cui più facilmente si cade. Si potrebbe analizzare con attenzione, ripercorrendo la storia e poi ripartendo dai momenti belli, ma, ovviamente credo che sia un lavoro inutile; meglio guardare “Operazione paura” di Mario Bava. Io come tutti ho problemi con la mia donna, quindi quello scritto sopra è un modo come un altro per esorcizzare le mie perplessità. Lei mi chiede sempre: “Come va?” Io rispondo secco e garbato: “Liscio come l'olio”. Spesso ci chiediamo troppe cose che entrambi sappiamo. Quello che ai più può sembrare una domanda, spesso alle nostre orecchie suona come una sentenza o una dichiarazione di guerra. Ponderare le risposte è prendere tempo sono le regole del gioco, di solito, ci guardiamo e pensiamo di studiarci a vicenda. Liscio come l'olio: che cavolo significa? Lo dico spesso, ma ignoro cosa io voglia dire.”Come va?” Mi ripeti. Le tue domande spesso sono una semplice informativa sul tuo sapere, la risposta che ti aspetti non è altro che un avallo alle tue tesi. Mi ostino a ripetere la stessa frase, è il mio timeout nell'ultimo 4°. Metto in pausa le mie paure, le nostre incertezze, i mille dubbi. Sono le sei circa di una tranquilla domenica pomeriggio abbastanza soleggiata con un lieve e dolce vento caldo, poche ore sono intervallate dal nostro ultimo litigio, il naturale seguito, probabilmente, avverrà poco prima di cena. Sono solo a casa e nonostante il bel tempo mi sento un po’ stanco, forse a causa delle poche ore di sonno della notte precedente. Mi metto comodo, bevo un caffè, fumo una sigaretta, leggo un po’. Mi sento strano non riesco a concentrarmi, socchiudo gli occhi voltandomi e rivoltandomi. Il sole sta per calare e l’aria si fa ancora più limpida mentre il cielo assume quelle sfumature tipiche del tramonto. Ed io intanto, pur essendo circondato da tutti i comfort domestici, non riesco a trovare nulla che mi distragga o almeno che lo faccia per più di qualche secondo. Continuo ad agitarmi. Riempio la vasca da bagno con acqua non troppo calda, quasi fredda come cercassi uno shock per calmare questo mio stato, qualcosa che generi una reazione e mandi via dalla mia mente e soprattutto dal mio corpo l’assurda voglia di una presenza inquieta che detronizzi la monotona stasi che mi avvolge. I pensieri ed i ricordi che galleggiano nella mia mente sono alghe alla deriva, mi bagno ed intanto fantastico intorno al come non vorrei essere solo in questa vasca da bagno. Sarà il plenilunio, folli pensieri, parole vere, ma mi manchi. Non rimandare a domani, mi diceva sempre la mia mamma, e se domani fosse un giorno eccezionale? La paura dell’ignoto è un salto nel buio fatto con le pantofole. Tutti canticchiamo vecchie canzoni, spesso per sfogare rabbie e rancori. L'essere complessi è nella natura dell'uomo, l'essere complessi è la rovina dell'uomo. Mi alzo dalla vasca, ti chiamo e rido, tu provi ad arrabbiarti, ma alla fine cominci a ridere. Non so cosa vuol dire, tu odi quando lo dico, allora vorrei capire perchè continuo, dimmi perchè ne sono ossessionato, intanto nella mia mente riecheggia: liscio come l'olio.


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